Aldo Rossi e il Gruppo Molteni
1980, Salone del Mobile Di Milano: nello stand Molteni c’è un oggetto singolare, una sorta di cabina da mare, che si chiama Cabina dell’Elba e viene definito armadio. Lo ha disegnato Aldo Rossi, forse l’architetto italiano più noto internazionalmente e più discusso in Italia. Così comincia la ventennale collaborazione tra le aziende del Gruppo Molteni e il grande maestro, portato a Giussano dall’ amico Luca Meda, allora art director di Molteni&C.
Nell’arco di una 20ina d’anni disegna una serie di Mobili per Molteni&C e UniFor che sono entrati nella storia del design. Tra l’altro, la sedia neoclassica Teatro (1982), divenuta anche poltroncina e divanetto, disegnata con Luca Meda. Una sedia, Milano (1987), semplice e quasi volutamente elementare, ma esattamente proporzionata, diventata negli anni simbolo aziendale.
Un mobile alto, con ribaltina e coulisse, Carteggio(1987), che ottiene un grande successo. “Una presenza nell’ambiente, un personaggio, un’allusione a riti ormai scomparsi come quello di scrivere lettere, e conservarle in appositi cassettini “annota sul tema Vanni Pasca.
A seguire Piroscafo (1991), con Luca Meda, un sistema componibile vetrato, adatto diversi usi. Nato dal riferimento ad un’architettura precisa, il centro Fontivegge a Perugia progettato dallo stesso Rossi (1982-89). “Piroscafo guarda al mondo dell’architettura, sottrae le figure degli edifici ai loro paesaggi e le trasporta in un mondo di stanze e di interni”, scrive Daniele Vitale nel catalogo di presentazione.
Per UniFor, la Poltrona Parigi (1989), che risponde con grande funzionalità alle esigenze ambiente-ufficio, interpretato Rossi come spazio domestico per lavorare. A seguire gli arredi per il Bonnefanten Museum di Maastricht (1990-95), Cartesio, Consiglio, la sedia Museo, rieditati recentemente da Unifor. Infine le grandi realizzazioni Contract, come la ricostruzione del Teatro della Fenice a Venezia (1996-2003).