Heavenly Bodies: Fashion and the Catholic Imagination
Costume Institute of the Metropolitan Museum of Art
New York
10 maggio – 8 ottobre 2018
Che cosa hanno in comune fede e moda? Quanto basta, sembra, per riempire la più grande mostra finora realizzata al Costume Institute. La mostra esplora l’influenza dell’arte sacra e dei paramenti liturgici sull’alta moda. Distribuita tra tre gallerie nella sede principale del MET sulla Quinta Strada e ai Cloisters, nella zona nord di Manhattan, presenta circa 150 abiti di stilisti, insieme a opere provenienti dalla collezione di arte occidentale medioevale e bizantina del museo, che fanno da sfondo e creano il contesto. Tra i pezzi di maggior rilievo ci sono un abito da sposa di Balenciaga, realizzato con un’unica cucitura, collocato in una cappella decorata, un luccicante abito ornato da una croce, disegnato da Gianni Versace, in mostra accanto a un crocefisso processionale d’oro e un raro progetto di Elsa Schiaparelli che ricorda una rappresentazione risalente al XIV secolo di San Pietro, opera di un seguace del pittore Lippo Memmi. In mostra all’Anna Wintour Costume Center ci sono circa 40 abiti e accessori ecclesiastici prestati dalla sagrestia della Cappella Sistina, che offrono un’opportunità davvero unica di vedere fuori dalle mura del Vaticano storici capi di abbigliamento, anelli e tiare papali.
Junya Ishigami: Freeing Architecture
Fondation Cartier, Parigi
30 marzo – 10 giugno 2018
Freeing Architecture è la prima importante mostra di architettura ospitata dalla fondazione parigina di arte contemporanea e anche la prima dedicata all’opera del visionario architetto giapponese Junya Ishigami. L’edificio progettato da Jean Nouvel ospita 20 progetti architettonici ideati appositamente per questa personale. Attraverso una serie di modelli di grandi dimensioni, di disegni e filmati, il vincitore del Leone d’Oro alla Biennale di Architettura di Venezia del 2010 documenta le varie fasi che hanno portato alla realizzazione definitiva del progetto. Ciascun progetto di Ishigami si inserisce nel contesto di ambienti naturali, sfumando volutamente i confini tra interno ed esterno, tra artefatto e biologico, tra vincoli architettonici e libertà della forma. La mostra presenta un modello in scala 1:10 di una cappella, una struttura di una casa giardino immersa in un reale paesaggio verde, e numerosi altri paesaggi di sogno punteggiati di alberi e specchi d’acqua. Non mancherà una serie di eventi – compresi colloqui di architettura, tavole rotonde con la partecipazione di critici e serate musicali – tutti caratterizzati dalla presenza dello stesso Ishigami.
Biennale di Architettura Venezia
Varie sedi, Venezia
26 maggio – 25 novembre 2018
Uno degli eventi più importanti nel calendario globale del design, la Biennale di Architettura di Venezia quest’anno ha per tema Freespace, un titolo che celebra la capacità di questa disciplina di incrementare il benessere e la dignità delle persone grazie alla qualità dello spazio progettato, libero da condizionamenti politici o sociali. I curatori di questa edizione – Yvonne Farrell e Shelley McNamara dello studio Grafton Architects con sede a Dublino – hanno selezionato opere e proposte da tutto il mondo in grado di far emergere questo potere davvero unico dell’architettura. I progetti selezionati giocano con materiali naturali a disposizione di tutti, come la luce, il vento e la forza di gravità. Con il presidente della Biennale di Venezia Paolo Baratta i curatori sceglieranno anche il padiglione migliore tra i progetti nazionali e internazionali in lizza, assegnando al vincitore l’ambito Leone d’Oro. UniFor è donor dell’edizione 2018.
Yayoi Kusama: Here, Now, I have reached the Grandest Start of my Life
Yayoi Kusama Museum, Tokyo
1 aprile – 31 agosto 2018
Inaugurato meno di un anno fa, il Yayoi Kusama Museum di Tokyo si è già imposto come una tappa da non perdere nel percorso di chi si interessa di arte. Nascosto nei sobborghi a occidente della capitale giapponese, è il primo museo dedicato all’opera della famosa artista d’avanguardia – e, con soli 200 visitatori ammessi ogni giorno, sta diventando un luogo di culto venerato quasi quanto la stessa Kusama. Questa seconda mostra dalla nascita della galleria presenta 40 opere su carta provenienti dalla collezione dell’autrice stessa, che tracciano a ritroso il percorso dei sessant’anni di carriera dell’artista. Fin da quando era bambina, cresciuta sulle Alpi giapponesi, Kusama elabora le allucinazioni di cui soffre creando colorati disegni a puntini e sculture di grande potenza visiva. La mostra conduce i visitatori all’origine stessa dell’attività creativa dell’artista, attraverso decine di acquerelli degli inizi, un’installazione psichedelica denominata Mirror Room e la sua più recente serie di tele My Eternal Soul. Per informazioni sui biglietti e sugli orari di ingresso visitare il sito del museo (yayoikusamamuseum.jp).