Solo nel 2016, la libreria entra in produzione, in una serie limitata di 100 esemplari numerati, nell’ambito della Molteni Heritage Collection con la sigla MHC.2. Itoh tornerà in Italia nell’ aprile del 1960 e vi resta fino al maggio del 1961 dove collabora presso lo studio Giò Ponti. Da Cantù Itoh rientra in Giappone e termina il master in ingegneria delle costruzioni. Inizia la sua collaborazione con Toshiro Yamashita noto in patria per aver progettato e costruito il primo grattacielo sul suolo giapponese e precisamente a Tokio il Kasumigaseki Building (1960 progetto 1964 termine della costruzione).
Itoh è nel team dei progettisti a cui partecipa attivamente, lasciando da parte temporaneamente il design. Purtroppo Itoh non vedrà il Kasumigaseki completato. Il 9 di novembre del 1963 rimane vittima di un grave incidente ferroviario avvenuto tra Tokio e Zushi- Hayama, località marittima dove Itoh amava coltivare la sua passione per la vela, presso il locale Yacht Club. Scompare, cosi inaspettatamente alla giovane età di 30 anni, uno dei più promettenti architetti designer del moderno Giappone.