7 I Che cosa ti piace di più del tuo lavoro e che cosa invece ti risulta più difficile?
Girare dei film è davvero impegnativo, soprattutto se lo si confronta con fare musica, e non voglio dire che fare musica sia poi così semplice. Tuttavia, se ci guardiamo intorno, qui ho un computer e un pianoforte, e potrei realizzare un’intera colonna sonora da solo. Fare un film richiede di per sé una squadra, un certo numero di persone per fare un buon lavoro. Quando ho cominciato potevo prendere la macchina fotografica e riprendere io stesso delle cose, ma sarebbe pur sempre stato un tipo di lavoro. Se vuoi crescere, e le cose diventano un po’ più tecniche, devi coinvolgere più persone nel processo. Ed è questa la parte che ho imparato ad apprezzare molto nell’attività di regia; incontrare persone nuove, far parte di una comunità. A NY c’è un’ottima cultura di registi, che lavorano fianco a fianco e condividono le idee.
La cosa più importante che ho fatto, anche per me stesso, è il video musicale basato su una storia vera che ho ripreso a Lone Pine. C’erano dei cowboy; uno di loro era cieco e un altro si occupava di sua moglie. La dinamica dei rapporti tra loro era simile alla storia di mio nonno e di mia nonna, ed è stato come avere la possibilità di vivere la vita dei miei nonni attraverso loro. Quasi come un campanello d’allarme in senso specificamente terapeutico e psicologico. È un’altra cosa che mi piace davvero molto.
Alcune sfide, nei video pubblicitari e musicali che realizzo, vengono dal fatto di aver a che fare con la dinamica politica connessa al lavoro con agenzie e clienti. Fa parte del gioco e sto cercando di vedere come migliorare.